Black Friday
Volevo un po’ indagare su questa faccenda del Black Friday io, visto che abbiamo la tendenza ad importare con anni di ritardo le abitudini americane come Halloween tipo e da un po’ mi immagino un futuro pieno di cose come il tacchino ripieno al posto dell’arrosto con i funghi e la sedia elettrica con diretta TV invece di Magalli e il porto d’armi con metal detector all’asilo che “mica faccio andare in giro il mio figlioletto di tre anni indifeso che ci sono i bulli e mi sa che la figlia di Giovanna ha il morbillo pure” però anche cose buone eh, come la NBA ma ad orari accettabili magari…mica sarebbe male…sarei disposto ad accettare che il mio vicino pazzo possa andare in giro con un fucile 50 mm che se vuole mi apre una finestra sul muro ad est senza chiamare i muratori per la NBA ad orari umani…e oggi allora, una mattinata non molto operosa, cervello freddo come il mondo li fuori che non so se lo sapete, ma se volete fare quelli che voglion vivere per sempre infilandovi in tubi criogenici per essere risvegliati nel 3000 a.c. beh, sappiate che il problema dell’acqua nelle vene e nel cervello che con l’azoto diventa ghiaccio e vi disfa non l’hanno del tutto risolto, finisce che quei soldi potevate spenderli meglio…e dicevo appunto, mattinata inoperosa freddo e altre cose e quindi apri internet e cerchi Black Friday e pare un necrologio pieno di vessili neri in giro anche se poi, vai a leggere ed invece di “Assunta Mariagiovanna lascia i suoi cari” ci vedi simpatiche percentuali negative fino al -50% che corrisponde anche, per coincidenza credo o forse no, pure al crollo delle temperature per il weekend…ed è sicuramente cosa buona e giusta spendere e spandere e far girare l’economia ma se vai a vedere la storia poi, scopri che tutta questa corsa al regalo e allo sconto e manie consumistiche del Black friday, un po’ la ricorda la cosa del Natale che si è perso il gusto della tradizione e il vero significato e l’amore e le cose cosi che dicono un po’ tutti…pare solo una follia collettiva invece di ricordare il vero e bellissimo significato del Venerdi Nero, di quando Robinson, dopo mille peripezie e i pirati e i cannibali e la solitudine estrema e il naufragio, salva dal barbaro omicidio oltre che dal futuro pappamento il buono e bravo indigeno nero, chiamato dal grande e benevolo Crusoe proprio ‘Venerdi’ e che dovrebbe riportarci in una dimensioni in cui vogliamo bene agli altri che ci circondano…e ai tacchini ripieni…e agli indigeni neri e perchè no, pure ai pirati, ai cannibali, alle stufe che non scaldano, agli assi dei water che si smollano e vai a sederti che già son freddi ed è inverno e quelli si muovono pure…e al vicino rompicoglioni che vuole fare il musicista ma si può allenare solo un’ora alla settimana e sai benissimo che finché vivrai li, passassero anche 40 anni, ascolterai sempre e solo musica di merda uscire da quel pianoforte di merda…se ne potesse tornare da dove viene quello li che proprio non lo sopporto che parcheggia pure come una capra e ogni volta si porta via due tre posti che se parcheggia come scopa a sto punto è ovvio che sua moglie sia un po’ zoccola e i figli stronzi, nullafacenti, drogati…che mi sa che poi sto mese nemmeno hanno pulito la scala guarda…proprio non la sopporto quella famiglia li…e dire che speravo di dover lottare solo a lavoro con quegli altri stronzi dei colleghi…che si strozzino o che li riempino come tacchini da ringraziamento, insopportabili tutti…che cammini anche in mezzo alla strade e non ti sopportano neppure gli estranei…guardano storto e pure io li guardo male…guarda…vorrei tipo vivere su un’isola deserta, naufragare e doverci stare ventotto anni almeno…mentre il resto del mondo si nuclearizza una volta per tutte e io me la rido in compagnia giusto di un pappagallo parlante, una mezza noce di cocco fermentata e due foglie di fico a coprirmi il davanti e il dietro.
Andate al diavolo.