Chaos al forno (ricetta)

Fagiano pulito e disossato, cipolle, alloro, timo, maggiorana, cognac, olio, sale, pepe, bacche di ginepro, guanciale, panna da cucina, colla di pesce, chiare d’uovo, fettine di prosciutto crudo, insalatina mista, aceto balsamico per servire e condire, far marinare in frigo per almeno 8 ore i pezzi di fagiano spellati con tutti gli odori, sale, pepe, olio e cognac…passate le 8 ore, scolare il fagiano dalla marinata, che farete ridurre su fuoco che, brucia, brucia e brucia e “bruciate! bruciate!” maledetti siano gli dei e i loro idoli di legno e questa aria rovente che se scollego il dire il fare lasciando il mare di mezzo potrei dare un senso ad una primavera calda e soffocante arrivata di colpo, pompa magna, dopo ettolitri di acqua piovana nei giorni passati…quel caldo ti coccola e alle 15:02 ti fa già maledire il mondo moderno fatto di lavori da completare, ufficio, clienti da soddisfare, routine, scrutini, osservanze, tabelle, la noia…ti crea una patina di sonno, la noia… per cui rallenti i movimenti come quegli animali strani e molesti grandi come batteri, resistenti alle bombe atomiche al freddo dello spazio ai malesseri e malattie…piccoli piccoli cosi piccoli che se anche li schiacciassi con la suola delle scarpe non è vero che li hai uccisi, stanno benissimo, piccoli piccoli, una pacchia stanno, piccoli piccoli ridono di te gigante che si crede omnipotente con i deboli, bullo dei batteri…nascosti in qualche intercapedine nella suola perché tu sei limitato da quello che vedi, per te è tutto a dimensione di uomo grande grande ma invece la suola non è piatta ma fatta di asperità microscopiche piccole piccole…per un batterio ci sono montagne al contrario li sotto, Inception, le montagne di gomma che si incontrano con le montagne dell’asfalto, c’è la piana cicca schiacciata e Monte Catrame e Valleverde che più diventa piccolo piccolo il mondo e più si ingigantisce per contro…se tu vedi un filo in lontananza ti sembrerà una linea ma vacci vicino con gli occhi, guardalo in grande grande e lo vedrai che gira e gira, lungo un tondo di stoffa in realtà e sarà rugoso in realtà e la singola ruga sarà ancora più rugosa se ti avvicini in realtà e quindi in realtà scopri che non è cosi reale la tua realtà, quarta dimensione, zoom, microscopio, infinitesimale, nanoparticellare, molecole, atomi, protoni ed elettroni, quark, fisica quantistica per capire che non siamo al centro del mondo in realtà…nemmeno troppo speciali no ma piccoli piccoli, particelle legate assieme, atomi su atomi come un sasso o il batterio o il fagiano disossato o le cipolle, sale, pepe, bacche di ginepro…strano vero? Riscoprirsi piccolissimi quando ci si credeva grandi grandi e importanti importanti e invece impotenti sotto un cielo stellato, contro un leone arrabbiato, un amore perso, l’universo, la morte, le stelle che esplodono o un semplice contatore che salta e buio, elettricità, schermi, lavoro, intrattenimento, altre persone che ci tengono in vita…lontani dalla paura e della solitudine, le cose che ci spaventano e ci fanno sentire abbandonati e confusi nel mondo che credevamo nostro ma forse non è questo il bello della vita?

Sentire per davvero le emozioni che esistono nel mondo che siano brutte o belle, che ci spaventino oppure no, che ci diano vita o ci portino alla morte?

Se non serve a quello avere un cervello, o un anima, o un qualcosa che identifica tutti quegli stimoli elettrici che ci fanno amare o odiare le cose che proviamo…a cosa serve? Filtrare le cose che ci danneggiano sarà forse una cosa davvero giusta? Se stessimo sbagliando? Se non avessimo davvero bisogno di proteggerci da tutto…di rinchiuderci e ingoiare la chiave…di tenere fuori tutto il resto? E se non fossimo davvero cosi piccoli piccoli…se non fosse vero…forse invece siamo esseri pensanti e grandi creatori? Non microbi infinitesimali senza vero scopo forse…ma dobbiamo crederci, crediamoci…dobbiamo esserne coscienti, creare scintille con i nostri mezzi, elevarci, dare importanza al creare il futuro, dominare la terra e l’acqua, stimoli, energia, costruire castelli impensabili nell’aria…

…ma adesso è troppo calda…troppo afosa…troppe radiazioni da questo schermo e ora ho sonno, apatia, primavera calda e soffocante che ci vorrebbe un mare di mezzo in queste giornate in cui mi sento piccolo, spellato con tutti gli odori, scolato dalla marinara, ridotto in tutto questo fuoco, disossato e pulito, aceto balsamico, insalatina mista, fettine di prosciutto crudo, chiare d’uovo, colla di pesce, panna da cucina, guanciale, bacche di ginepro, pepe, sale, olio, cognac, maggiorana, timo, alloro. Cipolle.

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