Il quarto minuto

Leggevo qualche giorno fa, non ieri, su un sito, credo, di un tizio diciasettenne americano che tipo è un genio di quelli veri, di quelli che a 14 anni gli vogliono dare una cattedra all’università ed è più intelligente dei professori che gli insegnano e sempre questo tizio, di notte poi, insieme ad un altro genio ma stavolta cinese, prova a risolvere i misteri della matematica e del cosmo del tipo “teoria del tutto” che a spiegartela facile è come trovarsi una ragazza con il viso di Megan Fox il culo della Nargi e pure simpatica e le piace il calcio la domenica guarda, oh si, lo adora. E io ero un po’ cosi, mentre leggevo, pensieroso sui miei trentadue anni di quasi inutilità e inedia mentre vedo un sacco di gente che prende e mi supera a destra anche quando, se vai a vedere, hanno il motore che è la metà del mio, tutti belli sorridenti mentre io mi guardo e mi pare di vedermi vecchio e di una forma strana e ce lo fai il pensiero si, che al momento ma anche prima, non stai proprio contribuendo al bene dell’umanità e prosperità pace successi futuri eredità al futuro e altre cose che poi, entrando pure nel dettaglio, non ti stai nemmeno troppo impegnando a sfornare qualcuno che si renda più utile di te e quindi, continuando sulla mia stessa linea di pensiero…dicendomi “da domani” ancora una volta, io, mi metto a vagare nei meandri del web tra siti di complottisti, porno in streaming, annunci pubblicitari con video che parte istantaneo con un tale che mi regala i trucchi per diventare ricco, link di wikipedia, fotografie di posti lontani, fotografie di gente vicina, social, recensioni di film, ricette e non so se l’avevo scritto, porno in streaming quando, all’improvviso, arrivo ad un blog, con un articolo dentro e una domanda molto semplice…è di un entomologo che se non lo sapete, è uno che studia gli insetti per farla semplice e se prima non lo sapevate, ora avrete imparato una nuova parola e una parte di me, nell’oscurità dei miei trenta, brilla di gioia fiocamente…e questo articolo dicevo, risponde ad una semplice semplicissima forse stupida domanda…

“A che servono le cimici?”

Cimice

Quelle robe verdi o marroni, sgraziate e brutte, che puzzano pure se le uccidi e che manco gli uccelli se le mangiano che  a volte sono pure più insopportabili delle zanzare e delle mosche e che per non so quale ragione crediamo che abbiano un loro posto in questo mondo…magari uccidono dei parassiti in una qualche sottospecie di mangrovia urticante nel borneo…oppure la loro presenza è un tassello fondamentale nell’ecologia e noi manco lo sapevamo che se le cimici si estinguessero la razza umana sparirebbe in sei mesi…cose cosi insomma,tipiche di una macchinazione incredibile, pianificazione natural-divina, roba che a noi non sarebbe nemmeno balenata per sbaglio.

Invece no. Sono inutili.

E grido sdegnato quando poi, l’entomologo, che adesso sapete che significa, spiega che il concetto che sta alla base dell’esistenza è che non ci sia propriamente uno scopo e che noi la vediamo sempre come un gioco di ruolo di Dio, una visione creazionistica in cui dobbiamo ricostruire la trama della nostra vita quando forse, il vero succo di vivere è semplicemente quello, vivere…come fa la cimice…e che forse dovremmo pure fare noi, che stiamo sempre li a cercare il bandolo della matassa in ogni cazzo di cosa e a cercare il ‘perché ‘e il ‘per come’ quando magari la risposta è solo

“Esisti e non rompere i coglioni che non gliene frega una sega a nessuno in questo universo” dice Dio

“E scusa tutto qui?”

“Beh? Che volevi di più…ti sei divertito?”

“Si…ma ho anche sprecato un sacco di tempo a capire cosa dovessi fare”

“Vivere no?”

“Te la fai semplice che sai tutto…basta dircelo”

“Ragazzi…voi li giù siete proprio dei rincoglioniti”

…e forse la teoria del tutto nemmeno esiste e quindi nemmeno Megan Fox con il culo della Nargi (magari in paradiso…dovevo guardare meglio) e forse non mi serve per forza diventare ricco o essere bello o diventare famoso, cercare uno scopo, risolvere problemi, tentare di creare amminoacidi fulminizzando un composto di gas primordiali, cercare di lasciare traccia, scrivere l’ultimo vero romanzo inedito.

Ed è un bel pensiero si. E per tre minuti quasi mi sento illuminato, bravo, bella sensazione.

“Ciao Dio…volevo dirti che ho capito tutto…saluta J”

“Sta a Londra…comunque bravo..era ora”

Poi però dal quarto minuto cambia tutto di nuovo.

Mi guardo da dentro ancora una volta…e mi rivedo di nuovo vecchio e una forma strana…che tipo non so definire…e mi dico che “Da domani si!….sarà tutto diverso”

 

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