Quattromila

“Scommetto quattromila euro…mille ad ognuno di voi”

“Si? L’hai detto eh…abbiamo registrato…”

“Quattromila”

Ero ad un matrimonio…non ricordo quanto avessi bevuto anche se avevo lo stomaco pieno di rana pescatrice, che Dio la estingue…no…che Dio la frigga….e stavo li insieme a quattro loschi figuri che all’apice del riempimento tipico di un matrimonio sardo ecco, mi strappano le dannate parole di bocca…

“Quattromila”

…arrivare a 79 chili entro il primo Gennaio…e non che sia un ciccione o tremendamente fuori forma ma ero convinto delle mie potenzialità si, quattro mesi davanti, mica quattromila…uno scherzo.

“Quattromila”

Ho iniziato ad allenarmi seriamente una settimana fa. Tardi. Per diversi motivi eh…fra cui pigrizia e cose da fare e gente da vedere e che mi ero dimenticato della scommessa anche…ve lo dico…e di colpo tutta la mia sicurezza diventa fragile fragile quanto un vaso Ming durante un terremoto.

“Quattromila”. Cazzo.

Che poi quando prendo il ritmo va tutto bene per carità…e che è successo qualcosa di brutto. Grave. Terribile. Prendo il mio ipod comprato a New York un anno fa…uno di quegli acquisti che credi che ti porterai nella tomba. Cuffie e premo play. Niente. Devono essere le cuffie…per forza…ne provo altre. Niente. Rubo quelle viola di mia sorella che poi gliel’ho regalate io e si sa…ogni regalo fatto da te rimane sempre un po’ tuo…le attacco. Niente.

Corro in macchina e lo attacco all’autoradio. Niente. Computer. Niente. Resetto cancello importo organizzo rettifico imposto attacco stacco ricarico scarico vivo morto alto basso tutto. Niente.

Il dramma. Che fatemi scalare l’Everest senza cibo ma con la musica. Fatemi lavorare 37 ore di fila…ma con la musica. Menatemi…ma a ritmo di musica…e l’idea di correre per un’ora nell’oscurità e sentire solo respiro e passi mi demoralizza oltre ogni limite…e sono li…che valuto il da farsi e quello rimane cosi, muto. Niente.

Che potrei tipo canticchiare le mie canzoni preferite ma senza base musicale non funziona…anche se lo so, potrei mettermi addosso grancassa, armonica e chitarra e fare il One Man show…plausibile se non fossi la persona più scarsa del mondo con uno strumento in mano….ero scarso con il flauto con la chitarra con il triangolo xilofono battere le mani e pure a fischiare non sono un granché…parto bene ma poi faccio il rumore di uno che esala l’ultimo respiro. Niente.

No no…non si risolve…e “quattromila”…e a sto punto penso che potrei assoldare qualcuno che mi corra a fianco con il volume dell’auto a palla…e se mi volete consigliare di usare il cell…no…mi sbilancia l’asimmetria nei pesi e nel mondo…comincerei a correre storto e sentirei fitte alla schiena piegandomi su me stesso come una sedia reclinabile…e mi concentrerei su quel dolore al punto che diventerebbe insopportabile che sono cosi, io, masochista. Mi conosco bene, io, si.

Niente.

Provo le varie strade da allenamento in casa e trazioni si, addominali come se fossero patatine ad un aperitivo, palestra domestica con playlist da pc a palla, tutto tranne la corda…quella no che ci provo e son leggiadro quanto un rinoceronte e tiro giù i lampadari.

Ma la corsa…necessaria, imprescindibile, fondamentale, niente.

Manca un mese e mezzo…e quel “quattromila” che volteggia. Dovrei uscire e comprarmi un ipod nuovo lo so…ma me ne ricordo solo quando devo uscire a correre e i negozi son chiusi  a quell’ora. Dovrei andare a correre prima forse, ma mi dimentico anche quello.

Sarà un dramma…mi conosco io, ve l’ho detto, benissimo pure mi conosco. Ci penserò ogni giorno, mi dirò “da domani” e tutto finirà nel solito modo…

…niente.

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